SIM3A
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sito ufficiale della Società Italiana di Microbiologia Agraria, Alimentare e Ambientale
I Soci della Sede
  1. Biondi Natascia
  2. De Philippis Roberto
  3. Giovannetti Luciana
  4. Granchi Lisa
  5. Guerrini Simona
  6. Mangani Silvia
  7. Messini Anna
  8. Rodolfi Liliana
  9. Tredici Mario
  10. Vincenzini Massimo
  11. Viti Carlo
  12. Domizio Paola
  • 055
  • 055 328 8284
  • 055 328 8337
  • 055 328 8392
  • 055 328 8309
  • 055 328 8308
  • 055 328 8305
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  • 055 328 8306
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  • 055 328 8307
  • 055 322 0328
La Storia AGR/16 della sede (a cura di Riccardo Materassi)
  • L’insegnamento della microbiologia agraria e tecnica a Firenze ebbe inizio nella seconda metà degli anni Trenta del secolo scorso, in coincidenza con la trasformazione del Regio Istituto di Scienze agrarie e forestali in Facoltà di Scienze agrarie e forestali. Nel periodo 1939-1950, l’insegnamento fu tenuto per incarico da Onorato Verona, il quale è stato il fondatore dell’Istituto di Microbiologia agraria e Tecnica dell’Università di Firenze. Nell’immediato dopoguerra, Renato Perotti, allora titolare della cattedra di Microbiologia agraria a Pisa, concludeva un articolo, nel quale descriveva con toni altamente pessimistici lo stato dell’Università italiana all’indomani del secondo conflitto mondiale, con questa frase, che faceva riferimento proprio alla sede fiorentina: “…e che dire di un Istituto di Microbiologia agraria il quale dispone di una sola stanza di 25 metri quadri e di una dotazione annua di 3 sterline?
    A partire dal 1950, l’insegnamento della Microbiologia agraria passò a Gino Florenzano, che negli anni precedenti aveva collaborato con Onorato Verona, con cui aveva stabilito un intenso rapporto di amicizia. Egli tenne l’insegnamento della Microbiologia agraria fino alla vigilia del collocamento fuori ruolo allorchè, nell’aprile del 1986, venne improvvisamente a mancare.
    Florenzano dette un forte impulso allo sviluppo della microbiologia, sia per quanto riguarda la creazione dei laboratori, sia nei riguardi degli indirizzi di ricerca. Per quanto attiene questi ultimi, accanto alle tradizionali tematiche di microbiologia del suolo e del vino, Florenzano dette avvio ad un nuovo settore di ricerca, inteso allo studio del possibile sfruttamento biotecnologico dei microrganismi fotosintetici.
    Fra gli anni 1955-1960 si costituì il primo nucleo di allievi, comprendente Waldemaro Balloni, Franco Favilli e Riccardo Materassi. Essi collaborarono attivamente con il loro Maestro allo sviluppo della ricerca nei settori sopra menzionati. Le indagini sulla biotecnologia dei microrganismi fotosintetici ebbero notevole impulso a partire dal 1963 con l’istituzione, da parte del CNR, del Centro di Studio dei Microrganismi Autotrofi, associato all’Istituto di Microbiologia agraria e tecnica, di cui Florenzano fu Direttore fino alla sua scomparsa; la creazione del Centro rese possibile sviluppare e dare continuità alle ricerche nel campo dei microrganismi fotosintetici, settore totalmente nuovo per il nostro paese. Da allora, gli studi sullo sfruttamento biotecnologico dei microrganismi fotosintetici hanno rappresentato una caratteristica distintiva della ricerca microbiologica a Firenze, pur rimanendo molto attivi anche gli studi nel campo della microbiologia del suolo e della microbiologia enologica.
    Per quanto riguarda la didattica, alla fine degli anni Sessanta nella Facoltà di Agraria di Firenze vennero attivati, accanto al corso di Microbiologia agraria tenuto da Gino Florenzano nell’ambito del Corso di Laurea in Scienze Agrarie, altri due insegnamenti: il corso di Microbiologia forestale, destinato a coprire le necessità formative degli studenti del Corso di Laurea in Scienze Forestali, ed il corso di Ecologia microbica, affidati rispettivamente a Waldemaro Balloni e a Franco Favilli. Nel contempo, presso la Facoltà di Farmacia venne attivato l’insegnamento di Chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale, affidato a Riccardo Materassi.
    Negli corso degli anni Ottanta si produssero notevoli cambiamenti nel corpo docente, causati in primo luogo dalle scomparse premature di Gino Florenzano, nel 1986, e di Waldemaro Balloni, nel 1988, ed in secondo luogo dalle nuove esigenze didattiche determinate dalle modifiche degli ordinamenti didattici. Questi eventi favorirono il ricambio generazionale ed un considerevole incremento del numero dei docenti delle discipline microbiologiche. Inoltre, nel 1990, l’Istituto di Microbiologia Agraria e Tecnica confluì, insieme all’Istituto di Industrie Agrarie, nel neocostituito Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiche (DiSTAM). A partire dal gennaio 2000, il DiSTAM è andato a sua volta a costituire, insieme all’Istituto di Patologia vegetale e a gruppi di docenti e ricercatori di Genetica agraria e di Biologia strutturale, il Dipartimento di Biotecnologie Agrarie (DiBA).
    Attualmente, il corpo docente della Sezione di Microbiologia del Dipartimento di Biotecnologie Agrarie risulta composto da nove unità: Riccardo Materassi, professore fuori ruolo dal 1.11.2003, Luciana Giovannetti, Mario Tredici e Massimo Vincenzini, professori di I fascia, Roberto De Philippis e Iolanda Rosi, professori di II fascia, Lisa Granchi, Anna Messini e Carlo Viti, ricercatori universitari di ruolo.
    Nell’attuale anno accademico (a.a. 2003-2004), l’insegnamento della microbiologia viene impartito, articolato in undici corsi diversi, nell’ambito dei seguenti corsi di laurea di I livello della Facoltà di Agraria: CdL in Scienze Forestali ed Ambientali, CdL in Scienze e Tecnologie Agrarie, CdL in Scienze e Tecnologie Agrarie Tropicali e Subtropicali, CdL in Scienze e Tecnologie Alimentari, CdL in Tecnica Vivaistica, CdL in Tutela e gestione delle risorse faunistiche, CdL in Viticoltura ed Enologia, e nel CdL interfacoltà in Biotecnologie. Inoltre, l’insegnamento della microbiologia viene impartito nei corsi di laurea di II livello in Gestione della qualità dei prodotti alimentari, in Enologia ed in Agrozootecnica sostenibile, nel Master di I livello in Qualità alimentare e benessere e nel Dottorato di ricerca in Biotecnologie microbiche agrarie.
    Le attività di ricerca che si svologono presso la sezione di Microbiologia del Dipartimento di Biotecnologie Agrarie vertono principalmente sui seguenti argomenti:
    MICROBIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA DEI MICRORGANISMI FOTOSINTETICI:
    Biopolimeri microbici di interesse biotecnologico
    Microrganismi fotosintetici per la biorimozione di metalli pesanti.
    Microrganismi fotosintetici per la riduzione delle emissioni di CO2.
    Molecole bioattive da microrganismi fotosintetici
    Produzione fotobiologica di idrogeno
    Sviluppo di fotobioreattori per la coltura di microrganismi fotosintetici.
    MICROBIOLOGIA DEL SUOLO:
    Applicazione e sviluppo di tecniche per lo studio della comunità microbica del suolo.
    Biodiversità microbica e qualità del suolo.
    Caratterizzazione e selezione di ceppi resistenti al cromato.
    Comunità microbica del suolo ed inquinamento da metalli pesanti
    Effetti di stress naturali ed antropici sulla comunità microbica del suolo.
    Effetto del compost sulla comunità microbica della rizosfera.
    MICROBIOLOGIA ENOLOGICA ED ALIMENTARE:
    Biodiversità di lieviti e batteri per impiego nei processi di produzione degli alimenti fermentati.
    Controllo e gestione della qualità microbiologica degli alimenti.
    Ecofisiologia dei microrganismi probiotici.
    Interazioni tra microrganismi nelle fermentazioni alimentari.
    Marker microbiologici e shelf life degli alimenti.
    Selezione di lieviti e batteri per impiego nei processi di produzione degli alimenti fermentati.