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sito ufficiale della Società Italiana di Microbiologia Agraria, Alimentare e Ambientale
I Soci della Sede
  1. Ambrosoli Roberto
  2. Cocolin Luca
  3. Dolci Paola
  4. Bardi Laura
  5. Lumini Erica
  • 011 670 8554
  • 011 670 8553
  • 011 670 8553 - 8559
  • 011 739 9714
  • 011 650 2927
La Storia AGR/16 della sede (a cura di Annibale Gandini)
  • La facoltà di Agraria dell’Università di Torino è stata istituita nel 1935.
    Dell’iniziale, esiguo, corpo docente faceva parte il prof. Lauro Pasinetti, fitopatologo di Scuola milanese, incaricato dei corsi di Patologia Vegetale e di Microbiologia agraria e tecnica nonché della direzione dell’Istituto al quale detti corsi facevano riferimento.
    Nell’anno accademico 1939/40 fu chiamato a coprire la cattedra di Patologia Vegetale il prof. Beniamino Peyronel, il quale tenne per incarico il corso di Microbiologia agraria e tecnica sino al 1950.
    In tale anno l’incarico venne affidato al prof. Carlo Enrico Malan, aiuto del prof. Peyronel, che lo mantenne sino al 1975, quando, professore stabilizzato, lasciò l’Ateneo per raggiunti limiti di età.
    Per un quarto di secolo il prof. Malan fu, per centinaia di studenti, docente particolarmente apprezzato per l’impegno, la profonda e costantemente aggiornata preparazione, l’eccezionale chiarezza espositiva.
    Nel 1957 il prof. Malan diede vita autonoma all’Istituto di Microbiologia agraria e tecnica, che progettò personalmente ed attrezzò validamente, pur disponendo di mezzi esigui, e lo diresse con sagacia in momenti non facili. Per lunghi anni si succedettero al suo fianco numerosi e valenti assistenti straordinari, ai quali però la mancanza di prospettive precluse una collaborazione sufficientemente prolungata.
    Con il collocamento a riposo del prof. Malan, l’opportunità di ottimizzare le scarsissime risorse umane e l’affinità delle discipline afferenti, portarono, nel 1975, alla fusione degli Istituti di Microbiologia agraria e tecnica e di Industrie agrarie e alla conseguente creazione dell’Istituto di Microbiologia ed Industrie agrarie sotto la direzione del prof. Annibale Gandini, allievo del prof. Malan e all’epoca incaricato di Industrie agrarie.
    Del corso di Microbiologia agraria e tecnica venne incaricata la prof. Olga Ileana Ozino, la quale, dal 1977 al 1985, assunse altresì la direzione dell’Istituto.
    L’istituto di Microbiologia e Industrie agrarie nel 1991 è entrato a far parte, come sezione, senza mutare né denominazione né coordinatore, nel Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agro-forestali (Di.Va.P.R.A.) che ebbe come primo Direttore il prof. Alberto Matta, ordinario di Patologia Vegetale.
    Nel corso del 1996 la Facoltà di Agraria si è trasferita, dalla angusta ed obsoleta sede torinese a Grugliasco, in edifici nuovi o totalmente ristrutturati nel cui ambito il settore di Microbiologia dispone di laboratori modernamente attrezzati, studi e servizi di supporto.
    L’attività scientifica del prof. Malan e dei suoi allievi ha portato originali contributi in diversi campi della microbiologia generale, agraria (batteri radicali e micorrize delle leguminose) ed industriale nonché al perfezionamento di tecniche microbiologiche.
    Si ricordano, per l’assoluta originalità, le indagini sulla natura e l’attività della microflora del nido pedotrofico e dell’apparato digerente delle larve di Scarabei coprofagi.
    Di particolare importanza è poi la serie di ricerche relative alla posizione sistematica ed alle proprietà biochimiche degli agenti delle fermentazioni alcolica e malolattica nei principali vini piemontesi.
    I successori del prof. Malan ed i loro collaboratori hanno approfondito le linee di ricerca da lui impostate ed hanno allargato gli orizzonti a nuove tematiche. Se ne citano le principali.
    - Microbiologia enologica: identificazione e caratterizzazione della blastoflora di vini di diverse origini e tecnologie di elaborazione; selezione di lieviti vinari in vista dell’impiego su scala industriale; induzione ed inibizione della disacidificazione microbiologica dei mosti e dei vini; problematiche connesse alla stabilizzazione microbiologica dei vini; tecniche di analisi microbiologica applicata al settore enologico.
    - Microbiologia lattiero-casearia: studio microbiologico di diversi formaggi tipici piemontesi; selezione di batteri lattici autoctoni per l’allestimento di starter; attività della propoli nei confronti di agenti di ammuffimento superficiale dei formaggi.
    - Blastomiceti osmofili da mieli di varie origini e provenienze.
    - Attività di batteri acetici su substrati diversi.
    - Studio del processo di produzione di etanolo da prodotti dell’industria molitoria.
    - Conservabilità di prodotti vegetali freschi e sottoposti a trattamenti conservativi di diversa natura.
    - Indagini speciografiche ed ecologiche su microrganismi entomopatogeni.
    - Lotta microbiologica ad insetti fitofagi, con particolare riferimento ai parassiti fungini del Maggiolino in Valle d’Aosta.
    - Metodi molecolari di caratterizzazione e riconoscimento di Beauveria brongniartii.
    - Evoluzione della microflora durante i processi di insilamento, nel compostaggio di rifiuti solidi urbani, nella digestione anaerobica di reflui zootecnici per la produzione di biogas.
    - Depurazione microbiologica dei reflui dell’industria enologica, di quella lattiero casearia ed urbani ed impiego in agricoltura dei fanghi di risulta.
    - Degradazione microbiologica di sostanze recalcitranti di diversa origine (dai diserbanti agli anticrittogamici, alle vernici).
    - Microflora di suoli tartufigeni e della rizosfera di boschi di faggio sani ed in deperimento.
    - Impatto ambientale dell’immissione nel suolo di stipiti fungini ingegnerizzati.
    - Uso potenziale di indicatori biologici per valutare la qualità del suolo per un ambiente sostenibile.
    E’ da sempre attiva la collaborazione scientifica con centri di ricerca universitari italiani ed esteri, del MI.P.A.F., del C.N.R. e regionali.
    Viene altresì curato il collegamento con realtà imprenditoriali e produttive non soltanto locali.

    Nell’anno accademico 2003/04 il settore AGR/16 conta su un professore di prima fascia (A. Gandini) e due professori associati (O.I. Ozino e R. Ambrosoli).
    Completano l’organico due tecnici di laboratorio, un dottore di ricerca ed alcuni collaboratori laureati non strutturati.
    I docenti sopraelencati coprono gli insegnamenti di Microbiologia (generale, agraria, ambientale, della conservazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari, delle trasformazioni alimentari, enologica, del suolo e approfondimenti di tecniche microbiologiche applicate) in dieci corsi di laurea di primo livello ed in due corsi di laurea specialistica.
    I corsi di Microbiologia generale, Microbiologia degli alimenti e Tecniche microbiologiche del Corso di laurea di primo livello in “Tecnologie alimentari per la ristorazione” sono affidati a professori a contratto.
    L’attività di formazione post-lauream si esplica nella Scuola di specializzazione in Scienze Viticole ed Enologiche, in quella in Microbiologia e Virologia e nel Dottorato di ricerca in Biologia e biotecnologia dei funghi.